Scenario Italia, via libera dei Paesi membri al bilancio europeo
La riunione del Consiglio europeo a Bruxelles risolve il veto posto dall’Ungheria sui 50 miliardi di euro da destinare a Kiev. Nella settimana del summit gli agricoltori protestano contro le politiche agricole comunitarie
“Un messaggio molto forte” per la Russia: così la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, definisce l’accordo sulla revisione del bilancio 2021-2027. Il compromesso raggiunto dopo settimane di negoziato conferma infatti il pacchetto di aiuti all’Ucraina, che ringrazia attraverso le parole del presidente Volodymyr Zelensky: “Una decisione che dimostra ancora una volta la forte unità dell’Unione europea”. La revisione prevede inoltre nuovi fondi per immigrazione (due miliardi di euro), politiche di vicinato (oltre sette miliardi), difesa e innovazione (un miliardo e mezzo).
I trattori della protesta bloccano anche il quartiere europeo di Bruxelles. Proprio durante le discussioni tra i leader dei Paesi membri, la protesta in atto da settimane nelle principali capitali europee raggiunge anche il quartier generale dell’Unione. I manifestanti, provenienti da tutta Europa, protestano contro la Politica agricola comune e il Green Deal, ritenuti insoddisfacenti per affrontare le sfide del settore. Intanto, anche diversi agricoltori italiani riuniti in protesta hanno annunciato per la prossima settimana blocchi e manifestazioni nelle principali città, chiedendo ascolto al governo e alle sigle sindacali.
Medio Oriente: gli Stati Uniti risponderanno all’attacco alla base USA del 28 gennaio. Si discute sulla rete degli sviluppi in Medio Oriente a seguito delle dichiarazioni del segretario alla Difesa, Lloyd Austin, che ha annunciato rappresaglie contro una milizia sostenuta dall’Iran. Sulle elezioni presidenziali statunitensi, il leader cinese Xi Jinping ha rassicurato il presidente degli Stati Uniti Joe Biden che la Cina non interferirà. In merito alle elezioni presidenziali, il Global Risks Report 2024 del World Economic Forum sottolinea che la disinformazione rappresenta una delle principali minacce globali alla stabilità sociale e alla legittimità dei risultati elettorali.