Il capitale virale
di Starting Finance
Nel 1992, uno degli strateghi della campagna elettorale di Bill Clinton coniò uno slogan destinato a superare i confini della politica americana e a entrare nell’immaginario collettivo globale: It’s the economy, stupid. Poche parole, dirette e provocatorie, che catturavano in modo impeccabile lo spirito di un’epoca segnata dalla fiducia incrollabile nei mercati, dalla corsa alla globalizzazione e dalla liberalizzazione dei settori chiave dell’economia.
Sono passati trentatré anni da allora e, sebbene il mondo abbia attraversato crisi economiche, pandemie e trasformazioni geopolitiche, l’assunto di fondo è rimasto lo stesso. Semplicemente, oggi deve fare i conti con una nuova grammatica dell’influenza e dell’attenzione: quella dei social media e dell’immaginario digitale. Ecco allora che It’s the economy, stupid diventa It’s the meme economy, stupid. Perché il potere di creare valore – culturale, politico, persino economico – oggi passa anche da un post virale, da un volto carismatico e da una battuta che fa il giro del web in pochi secondi.
Per un’azienda, ignorare tutto questo equivale a rinunciare a una parte sostanziale della propria esistenza. I social media, piaccia o no, generano un continuum dove il confine tra online e offline si fa sempre più sottile. E, come ci ricorda il sociologo Marshall McLuhan, i media non sono mai neutri: ogni piattaforma impone regole, tempi, formati.
Così cambia anche il modo di comunicare: testi brevi, immagini forti, parole semplici ma efficaci, una graf ica d’impatto. E, spesso, una buona dose di ironia, capace di rendere accessibili temi complessi e di conquistare l’attenzione in pochi secondi. In questo nuovo ecosistema mediale – popolato da post, reel, dirette, caroselli e meme – non esiste argomento, micro o macro che sia, che non possa essere raccontato. A patto, naturalmente, che si rispettino i codici della comunicazione digitale: velocità, continuità, attenzione. E così anche l’economia, la finanza e i mercati possono trovare nuove vie di espressione attraverso linguaggi crossmediali capaci di coniugare precisione e profondità con immediatezza e coinvolgimento.
Quando Starting Finance è nata, nel 2018, i social network erano già diventati il campo da gioco della nuova competizione imprenditoriale. Un’arena digitale in cui le startup più giovani si contendevano attenzione e fiducia, sperimentando modelli di business inediti. Non solo. Spesso mancava anche il perimetro legislativo all’interno del quale si trovavano ad agire nuovi operatori economici, come i content creator, privi persino di un codice Ateco a causa della lentezza con cui il diritto insegue l’innovazione. Insomma, uno scenario in rapida evoluzione, con poche regole e molti attori in gara per conquistare visibilità e spazi digitali da presidiare.
Serviranno probabilmente anni prima che sociologi ed economisti riescano a definire con chiarezza se i social abbiano segnato un autentico cambio di paradigma nei modelli di impresa e comunicazione.
Ma un dato è già evidente: per essere competitivi e generare valore, oggi non basta più avere un buon prodotto. Occorre costruire una narrazione solida, produrre contenuti capaci di generare fiducia, e trasformare questa fiducia in reputazione. Una reputazione che, per essere tale, ha bisogno di essere riconosciuta e condivisa. Perché anche online, come offline, serve carisma. Solo che oggi ha una forma nuova: è digitale, istantaneo, virale.
In un ecosistema mediale in cui la comunicazione non è più forma ma sostanza, ciò che conta è dunque la capacità di esercitare influenza, ispirare e attrarre utenti attraverso un insieme di strategie di comunicazione, tecniche di marketing e presenza online: quello che in geopolitica verrebbe definito soft-power, che si basa sulla persuasione ma rappresenta pur sempre una forma di potere.
Nel mondo dei social network, il carisma si coltiva tra contenuti autentici, coerenza narrativa e una community attiva.
E si misura non più solo in follower, ma in engagement, fiducia, partecipazione. Non è una semplice dote personale: è una leva strategica. Lo dicono i dati, lo dimostrano le scelte delle aziende più lungimiranti, lo confermano i casi di successo dei brand leader nel mercato: sono tali non solo per i loro prodotti, ma perché sanno ispirare, trasmettere valori e costruire legami duraturi con il proprio pubblico.
È qui che entra in gioco il capitale simbolico, quel patrimonio immateriale fatto di reputazione, autorevolezza e riconoscimento sociale, che oggi affianca – e spesso potenzia – il capitale economico, trasformandolo in valore. Il carisma digitale cattura l’attenzione in un mercato in cui l’attenzione stessa è diventata una valuta. Genera fiducia, crea appartenenza e trasforma la community in una rete di sostenitori pronti a difendere e promuovere il brand.
Non perché quel marchio rappresenti semplicemente un servizio o un prodotto, ma perché incarna un’identità, uno stile, un modo di raccontarsi al mondo.
Ogni like, commento, stories o repost è un gesto simbolico: per l’utente, un modo per esprimere chi è attraverso ciò che sceglie di seguire; per l’azienda, un valore economico reale. In questa dinamica, il brand diventa linguaggio, e la comunicazione digitale uno spazio dove identità e mercato si incontrano e si rafforzano a vicenda. In questo scenario, Starting Finance rappresenta un caso esemplare: una piattaforma nata per educare alla finanza ma capace di farlo parlando il linguaggio della rete.
La loro strategia di comunicazione incarna molti dei principi della meme economy: contenuti chiari, accessibili, socialmente condivisibili. Un progetto nato da studenti universitari che hanno intuito, forse prima di altri, che l’educazione economica può – e deve – passare anche da Instagram, TikTok e YouTube.
Dove la viralità non è solo intrattenimento, ma veicolo di conoscenza. Dove il carisma non è fine a sé stesso, ma leva cognitiva e strumento di cittadinanza.
Starting Finance è la principale startup italiana dedicata all’educazione e all’informazione economico-finanziaria per le nuove generazioni. Nata nel 2018 da un gruppo di studenti universitari, ha costruito la più grande community under 35 del settore, raggiungendo oltre 7 milioni di utenti al mese sui social. Attraverso contenuti digitali, eventi, corsi e una propria business school, Starting Finance promuove la consapevolezza finanziaria come strumento di benessere e cittadinanza. Con iniziative come il Manifesto per l’educazione finanziaria e l’Investment Meeting, si è affermata come realtà di riferimento a livello nazionale.
